ABOUT

Kantunè ricorda l’angolo della via in siciliano. Finisce una strada e ne comincia un’altra. Un luogo di passaggio, un luogo d’incontro e un luogo di sosta. Un nome antico che affonda l’etimologia nella lingua greca e attraverso gli spagnoli e i nostri nonni arriva fino a noi. Ma la storia di questa Cantunera è un po’ più moderna, forse. Facciamo un passo indietro e ricostruiamo i fatti raccontando come sono andate le cose. Kantunè si trova nel cuore del centro storico di Trapani nel cosiddetto rione di Mezzo, proprio alla fine della Jureca, il quartiere ebraico dalla Giudecca a pochi passi da Palazzo Ciambra, e alle spalle del quartiere Catito e Santo Padre che insieme costituivano il "ghetto" di Trapani. Pochi passi dal porto, pochi passi dalla spiaggia.

Poco distante anche il quartiere Casalicchio, il più antico della città dove dimorarono arabi e corallai, insieme a pescatori e marinai. Queste genti insieme alle comari, ai salinari, rammendatori di reti, putiara e altri commercianti sovente si intrattenevano nella cantunera in un brulicare di vita tipica della Sicilia degli anni '50, dove ancora passavano muli e carretti e i gatti miagolavano davanti ad un’edicola votiva. Kantunè si trova in via Aperta, un toponimo alquanto inconsueto per la strada di un centro storico. Un nome in effetti recente. L’edificio infatti rinasce poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale sulle rovine di vecchi catoi del XVIII secolo. Il rione di Mezzo era stato pesantemente bombardato e gli edifici erano stati così danneggiati da renderne necessaria la demolizione.

Terreni e ruderi vengono acquistati dalla famiglia Tortorici che di lì a poco ricostruisce diversi edifici seguendo i dettami edilizi del dopoguerra aprendo una via di passaggio, la Via Apertaappunto, in modo da collegare la via Todaro alle vie Badiella e Magistrale. Da questo momento un brulicare di genti passano quotidianamente davanti a quella che sarebbe diventata casa nostra. Un pubblico di passaggio tanto numeroso che spinge gli operosi commercianti trapanesi ad aprire una putìa nei magazzini a piano terra. Casa e putìa appunto. L’attività commerciale dura diversi decenni fino a poco prima della nascita del nostro Bed&Breakfast. Oggi sostano e si incontrano qui studenti del Liceo e professionisti, turisti e avventori delle vicine trattorie e bar in un brulicare di vita che contribuisce ad alimentare lo spirito di Kantunè, che culmina con le folle numerose del Venerdì Santo durante la processione dei Misteri.

I nostri "numeri"

4 Camere
10 Numero max di Ospiti
3 Minuti dal Porto
5 Minuti dalla Spiaggia

Host

Salvatore

Quando è nato il progetto di Kantunè Bed&Breakfast ha deciso che era arrivato il momento di cambiare vita ma continuando ad investire sulla sua passione per l’accoglienza. Da sempre ama viaggiare, scoprire nuovi posti e trasmettere l'amore per la sua terra. Insomma, è turismo-dipendente.

Maria Stella

Maria Stella è la moglie di Salvatore. Lo sopporta e lo supporta nella gestione di casa. Anche lei ama viaggiare, cucina benissimo ed è una trapanese DOC.
Vi darà il benvenuto e vi racconterà aneddoti unici su questa città di vento e di mare.
Vi preparerà la colazione e un buon caffè.